Il capitano Achab insegue Moby Dick per sete di vendetta ma, come succede in ogni infatuazione d’odio,
la brama di distruggere appare quasi una brama di possedere, di conoscere, se poi ricordiamo che Moby
Dick assomma in sè la quintessenza misteriosa dell’orrore e del male dell’universo, avremo senz’altro
capito come può essere uno specchio dell’oggi.
Andare in profondità, immergersi, sono i punti di vista più interessanti da dove guardare non solo
alla disabilità, ma ci consente di osservare tutte le cose che ci circondano in un modo diverso. Ed è
quello che stiamo cercando di fare, in modo non pretenzioso: dare una sbirciatina sotto la superficie
delle cose.
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giovedì 31 agosto h 21,00 Piazza Matteotti 4